Palmer Questo strumento sfrutta come amplificatore una vite: poiché ad ogni giro la punta della vite avanza di una lunghezza pari al passo, suddividendo in più parti l'angolo giro è possibile ottenere, con passi piccoli e suddivisioni angolari numerose, elevatissime sensibilità. ![]() Il micrometro Palmer è costituito da una vite (terminante in un tamburo graduato in N parti), filettata con grande precisione, dalla sua madrevite (con incisa una scala con divisioni pari al passo; funge anche da indice per la scala sul tamburo) e da un supporto (ganascia) che consente di effettuare misurazioni con una portata di qualche centimetro. Per lo strumento in dotazione al Laboratorio (portata 25 mm), il passo della vite è p = 0,5 mm e il giro completo è suddiviso in 50 parti e quindi ad ogni divisione corrisponde un avanzamento pari a d = p/N = 0,5mm/50 = 10 µm. L'elevata sensibilità (10 µm/div) dello strumento richiede una altrettanto notevole precisione nell'avanzamento della vite. Questa è ottenuta in seguito a una accurata lavorazione che deve evitare sia un gioco eccessivo che possibili impuntamenti. La lettura dello strumento richiede particolare attenzione, non tanto per la lettura delle divisioni sul tamburo, quanto per quelle sulla scala principale: a causa dello spessore delle tacche lo sbaglio più frequente fra gli studenti è di contare un passo in più o in meno in corrispondenza dei valori sul tamburo prossimi allo zero. A questi livelli di sensibilità va prestata anche molta attenzione nel ridurre gli errori sistematici: sforzando eccessivamente la vite a fine corsa si può provocare una deformazione permanente della struttura dello strumento provocando uno spostamento sistematico dello zero. Per questo motivo l'uso corretto richiede che si calcoli la media aritmetica di almeno una decina di misure effettuate a sollecitazione nulla. Il valore ottenuto va sottratto, col segno, a tutti i valori letti.Qualora fosse necessario (non lo sarà in Laboratorio) si potrebbe invece eseguire un azzeramento dello strumento. Questa operazione consiste nel modificare lo strumento ruotando la madrevite all'interno della struttura per spostarla fino ad annullare lo zero dello strumento. Per ridurre l'errore di inserzione è necessario controllare la pressione esercitata dalla punta della vite micrometrica sull'oggetto in misura . Per far questo la parte finale del tamburo è dotata di un meccanismo "a frizione" che impedisce di applicare un coppia troppo elevata. In prossimità della posizione finale di lettura è anche necessaria una bassa velocità di rotazione del tamburo per evitare che l'energia cinetica acquisita consenta di superare la pressione che sarebbe stata regolata dalla frizione. a questo punto è facile conprendere la la misure effettuata di seguito: ![]() Manuale d'uso: Esperienze correlate: sezione meccanica |